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B2C, curiosità e misteri – “La simbologia occulta e inquietante dell’aeroporto di Denver” (prima parte)

B2C, curiosità e misteri – “La simbologia occulta e inquietante dell’aeroporto di Denver” (prima parte)

L’imponenza delle Montagne Rocciose si osserva verso ovest, oltre i grattacieli di Denver, città che sorge appena a est rispetto al massiccio roccioso che pare farle da barriera, mentre dirimpetto, verso oriente, la pianura si estende fino all’orizzonte. Denver, che oggigiorno è sia città che contea, fu fondata nel novembre del 1858 in veste di città mineraria, ovvero come centro di raduno dei cercatori di gemme preziose che, nella corsa all’oro, si spostarono verso la costa occidentale degli Stati Uniti. L’insediamento non durò a lungo: già prima dell’estate del 1859 fu abbandonato in favore di Auraria e St. Charles City, luoghi più ricchi di minerali di valore.

(Foto: centro finanziario di Denver. Fonte fotografia: Wikipedia)

Negli anni seguenti, comunque, venne fondata in maniera ufficiale la città di Denver e, attualmente, è divisa in 87 quartieri: quelli delle zone centrali sono costituiti da grattacieli squadrati, ben curati ma “asettici”, edificati a partire dalla seconda guerra mondiale; gli edifici che circondano il centro sono ottocenteschi, mentre quelli suburbani sono in stile moderno.

La flebile ed “inerte” luce dà vita a un paesaggio circostante dai pallidi colori.

(Fotografia: Denver – Fonte dell’immagine: Wikipedia)

 

(FOTO della DIA – Denver International Airport – dal satellite. Fonte: Google Maps)

 

 

Sorvolando dall’alto la zona, a 30 Km a nordest di Denver, nella pianura appare alla vista dell’osservatore più attento la sagoma di una svastica nazista: le piste di atterraggio della DIA (Denver International Airport), il nuovo aeroporto della zona finito di costruire nel 1995, e il corpo centrale della struttura ne delineano la figura.

 

 

(Fonte immagine: Wikipedia)

L’aeroporto fu costruito nel 1995 e furono destinate al progetto 34.000 acri di terra (140 km quadrati). Il costo iniziale da destinare all’opera era di 1,7 miliardi di dollari, ma la conclusione della costruzione costò effettivamente 4,8 miliardi. Dopo la sua apertura, l’aeroporto internazionale di Stapleton fu chiuso, anche se venivano utilizzate più piste e più gateway che nel DIA. Anche una base di aviazione militare fu chiusa nel 1994, nonostante le ultime operazioni abbiano avuto luogo nel 1966.

La sagoma stilizzata della svastica visibile dall’alto della struttura non deve sorprendere, basti ricordare che col piano ODESSA molti nazisti dopo la seconda guerra mondiale furono messi in salvo soprattutto in America Latina, ma anche nella zona più a nord di questo continente. Addirittura, secondo alcune documentazioni e in base all’ “Operazione Paperclip”, molti nazisti, forse per le loro competenze nel campo, vennero introdotti nella CIA, come manager di alcune aziende e come scienziati all’interno delle strutture di ricerca.

È notte. Un cavallo rampante, alto quasi 10 mt, color blu elettrico e dalle venature sporgenti e biancastre, troneggia imponente all’ingresso dei cancelli della struttura. I suoi occhi demoniaci nelle tenebre mandano bagliori rossi terrificando la maggior parte di chi si accinge ad oltrepassare quella soglia.

(Fotografia “Blucifer, DIA. Fonte: https://www.flickr.com/photos/mikesinko/15384910808)

 

E vidi: ecco, un cavallo verde.
Colui che lo cavalcava 
si chiamava Morte 
e gli inferi lo seguivano. 
Fu dato loro potere 
sopra un quarto della terra, 
per sterminare con la spada,
 con la fame, con la peste e 
con le fiere della terra.
(Apocalisse 6,8)

(Blucifer – aeroporto di Denver).

La statua si chiama “Blue Mustang”, ma è soprannominata “Blucifer”.

I teorici della cospirazione non hanno dubbi nel collegare il Cavallo Blu a quello descritto nel libro dell’Apocalisse della Bibbia, suggerendo, quindi, come interpretazione, che una buona parte della popolazione verrà sterminata da guerre, malattie e carestie.

All’ingresso una lastra di marmo riporta il simbolo dell’oro e dell’argento, però i “complottisti” hanno ipotizzato che si possa trattare della sigla dell’antigene di superficie dell’epatite B, anche conosciuto come antigene Australia HBs AG. Personalmente tenderei, in questo caso, a optare per la decifrazione più evidente, spiegabile come un carrello per le miniere colmo di minerali preziosi, anche considerando che la città è nata come insediamento di cercatori di oro. Però potrebbe avere un duplice significato.

Nella “Grande Sala” dell’aeroporto una pietra in marmo, definita la ‘Pietra Angolare’, cioè la prima pietra simbolica su cui è stata costruita tutta la struttura, riporta incisi alcuni simboli e diciture.

(“Pietra Angolare” – ingresso aeroporto di Denver. Fonte immagine:https://www.pexels.com/photo/airport-denver-mason-159986/ )

(Fonte fotografia: Wikimedia)

 

 

 

Sia la “Grande Sala” che la “Pietra angolare” sono strutture architettoniche tipiche massoniche e, guarda caso, non poteva mancare il simbolo della Massoneria inciso sia sulla pietra angolare (dei nuovi e dei grandi progetti), come da tradizione…, sia sulla targa, che pare scritta in braille, collegata al marmo da un braccio in metallo.

Sulla pietra è spiegato che essa funge da sigillo di una ‘capsula del tempo’ che contiene messaggi per i cittadini del Colorado e che non potrà essere aperta prima del 2094.

 

 

 

 

 

 

 

Tra i corridoi del corpo centrale della struttura alcuni murales, divisi su quattro pannelli e realizzati dall’artista Leo Tanguma, dovrebbero rappresentare, secondo i titoli a loro attribuiti, il raggiungimento della pace e dell’armonia con la natura. Come è facile notare, queste immagini sono intrise di simboli, non nascosti e di facile lettura. Lo stile riprende quello dei murales tipici di Chicano, però queste opere nel loro complesso sembrano descrivere una profezia o forse un progetto non dell’artista, ma a lui commissionato.

Come detto questi lavori sono divisi su quattro pannelli, però sono disposti su due lati del corridoio: un pannello di medie dimensioni e uno grande per lato. Probabilmente la modalità di lettura potrebbe essere quella di partire dai pannelli più piccoli disposti sui due lati contrapposti e con titolo differente (il primo pannello piccolo di lettura si intitola “In pace e armonia con la natura, mentre il secondo pannello piccolo si chiama “Bambini del mondo sogno di pace”) per poi leggere seguendo la stella logica quelli più grandi: tutta l’operazione di lettura dovrebbe avvenire in maniera incrociata.

(“In Peace and Harmony with Nature” – Fonte della fotografia: https://www.leotangumachicanomuralist.com/murals)

(“Children of the World Dream of Peace” – Fonte fotografia: https://www.leotangumachicanomuralist.com/murals)

PRIMO PANNELLO DI MEDIE DIMENSIONI: “In Peace and Harmony with Nature”

(Primo pannello: “In Peace and Harmony with Nature” – Fonte fotografia: https://www.flickr.com/photos/bryanalexander/4099178292)

In lontananza una città è avvolta tra fumi e veleni, mentre più in primo piano la foresta prende fuoco, mentre molti animali, dopo la morte per varie catastrofi, potranno essere osservati solo nelle teche in quanto estinti. Una bambina regge tra le braccia una lastra in pietra Maya raffigurante la fine dei tempi, mentre tre bare sono dipinte in primo piano: in quella centrale è deposta una donna nativa del luogo, in quella di sinistra una donna africana, mentre in quella di destra una bambina con in mano una Bibbia e una Stella di Davide, che è stata utilizzata durante l’olocausto per identificare gli ebrei (non sionisti). Il significato simbolico potrebbe anche essere quello della “morte” di tutte le tradizioni e religioni esistenti, compresa quella giudaico-cristiana, per far posto a “qualche cosa” di nuovo. Inoltre, è opportuno ricordare che le bare sono simboli tipici di alcune “sette” esoteriche, tra queste anche la Skull And Bones.

SECONDO PANNELLO DI MEDIE DIMENSIONI: “Children of the World Dream of Peace”

(Secondo pannello: “Children of the World Dream of Peace” – Fonte fotografia: https://neovitruvian.wordpress.com/2011/04/04/illuminatilaereoporto-internazionale-di-denver/)

Nell’immagine un soldato nazista indossa una maschera a gas e ha ucciso una colomba, simbolo della pace, con una scimitarra (tipo di spada originaria dell’Asia Occidentale), mentre sulla sinistra una schiera di donne piange i propri figli morti. La scimitarra, inoltre, indica una lettera posta al margine del murale scritta da Hama Herchenberg, morto il 18 dicembre 1943, all’età di 14 anni, nel campo di concentramento di Auschwitz, luogo famoso per l’uso di gas tossici.

PRIMO PANNELLO DI GRANDI DIMENSIONI: “Children of the World Dream of Peace”

(Primo pannello: “Children of the World Dream of Peace” – Fonte fotografia: https://neovitruvian.wordpress.com/2011/04/04/illuminatilaereoporto-internazionale-di-denver/)

Il soldato tedesco è morto e sul suo corpo vi sono due colombe (della pace). I bambini di tutte le nazionalità portano verso il bambino tedesco le loro armi e le loro bandiere, quasi a voler indicare non solo l’abbandono della guerra, ma anche la rinuncia della propria nazionalità. Probabilmente, non a caso, il bambino al centro veste abiti tipici teutonici e sembra un tedesco, infatti l’ordine degli Illuminati è nato nel 1776 in Baviera.

SECONDO PANNELLO DI GRANDI DIMENSIONI: “In Peace and Harmony with Nature”

(Secondo pannello: “In Peace and Harmony with Nature” – Fonte fotografia: https://neovitruvian.wordpress.com/2011/04/04/illuminatilaereoporto-internazionale-di-denver/)

Dopo gli sconvolgimenti nefasti dei primi due pannelli, nel quarto un nuovo ordine naturale è ricostituito: al centro una pianta, probabilmente nata da modificazioni genetiche, risplende in mezzo alla scena e tutti si dirigono verso di essa e paiono essere felici nonostante le innumerevoli morti rappresentate nei murales precedenti.

 

I teorici della cospirazione e anche molti visitatori della struttura sostengono che in essa siano stati svelati i progetti futuri per creare il NWO (New World Order). Però, per essere scettici, potrebbe essere anche capitata la coincidenza che più artisti e architetti abbiano raffigurato strani simboli nefasti in un medesimo luogo. Qualunque sia la verità in merito alla costruzione dell’aeroporto di Denver, sicuramente è oggettiva la presenza di opere che effettivamente esistono e che hanno dei significati molto evidenti e di facile lettura. Qualunque sia la verità, è opportuno far risaltare agli autori o a qualsivoglia committente che un buon fine per l’umanità si raggiunge senza sofferenza, senza carestie, senza devastazioni e senza pestilenze, conseguentemente il messaggio inviato dalle varie opere è negativo. Solo un cattivo fine fa agire con la violenza efferata e sadica e con confusione. Un “Santo Esempio” di bene e positività lo abbiamo avuto, ma è stato messo in croce e ha in tal modo sacrificato se stesso, non gli altri, per la salvezza del mondo.

In un prossimo articolo dedicato a questo argomento verranno svelati altri particolari “strani” del DIA.

(FM, ’20)

 

Bibliografia e sitografia

I misteri dell’inquietante aeroporto di Denver (Mistero bUFO – CORRIERE DELLA SERA)

Denver (Wikipedia)

Aeroporto Internazionale di Denver (Wikipedia)

Blue Mustang (Wikipedia)

Denver (Enciclopedia Europea Garzanti)

ODESSA (Wikipedia)

Operazione Paperclip (Wikipedia)

“Leo Tanguma Chicano Muralist”

“L’inquietante aeroporto di Denver e i simboli apocalittici degli ‘Illuminati’: il tempio del Nuovo Ordine Mondiale” (Il Navigatore Curioso)

Illuminati:L’aereoporto internazionale di Denver