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B2C, curiosità e misteri – “Perché alcuni personaggi dei cartoni animati di W. Disney hanno i guanti bianchi?”

B2C, curiosità e misteri – “Perché alcuni personaggi dei cartoni animati di W. Disney hanno i guanti bianchi?”

16 ottobre 1923: fu fondata da Walt Disney la Walt Disney Pictures: il noto fumettista e produttore aveva lavorato prima come creativo in un’agenzia pubblicitaria dove guadagnava solo 50 dollari al mese.

Mickey's first appearance in Steamboat Willie (1928)

(Mickey’s first appearance in Steamboat Willie, 1928 – Fonte immagine Wikipedia)

Disegni animati con personaggi innovativi, delineati in modo tale da attrarre l’attenzione e dotati di particolare simpatia, stavano venendo alla luce: la fantasia generatrice di Wald Disney e di altri suoi collaboratori non mancava mai di stupire e le loro creazioni divennero in breve tempo oggetto di compagnia e di divertimento non solo per i più piccoli. Schizzi in bianco e nero, con colori varianti solo nella tonalità del nero, digratante, in base alle necessità, verso il bianco, prendevano vita poco alla volta: dopo aver ideato la figura base, sui fogli bianchi veniva dapprima creato il movimento con delle forme o dei cubi con cui era accennata la posizione del frame, mentre successivamente, su ogni pagina era ben disegnata la forma del personaggio. E così, grazie alla collaborazione di Wald Disney e di Ub Iwerks, nacque nel 1928 Mickey Mouse, un topolino antropomorfo vestito con dei pantaloncini corti, delle scarpe con forme arrotondate e con dei guanti bianchi.

(Concept art: Mickey Mouse, 1928 - Fonte immagine Wikipedia)

(Concept art: Mickey Mouse, 1928 – Fonte immagine Wikipedia)

Ma come mai decisero di fargli indossare dei guanti bianchi? Forse la “dicotomia cromatica” poteva essere una motivazione: difficilmente su uno sfondo grigio o nero delle mani di colore scuro sono notate e i gesti, nati dall’animazione, si capiscono poco. Ma un’altra spiegazione può essere data. Il primo a escogitare questa tecnica fu Wald Disney che fece indossare questo accessorio al simpatico topolino nel cortometraggio The Opry House del 1929 nel quale si esibisce in uno spettacolo di Vaudeville, rappresentazione quest’ultima nata in Francia a fine Settecento e molto famosa in quei tempi a New York. In quel periodo in città vi erano molte etnie differenti e raramente parlavano in inglese: questo genere teatrale musicale fu strumento di amalgamazione anche di culture differenti poiché, tramite la rappresentazione musicale, il significato dell’opera era più facilmente comprensibile da tutti. Spesso degli attori bianchi per interpretare persone con l’incarnato più scuro si tingevano la pelle e indossavano guanti bianchi durante sketch comici o mentre danzavano, anche se talvolta si calcava un po’ troppo la mano nella satira e si toccava la derisione nei confronti dei neri. Quest’ultima delucidazione è stata data anche dallo studioso delle origini dei cartoni animati Nicholas Sammond che delinea questa particolarità anche in uno dei suoi libri “Birth of an Industry”.

(Dott.ssa Francesca Martino, nata a Varese – ’23)

 

 

Bibliografia e sitografia

“Mickey Mouse” (Wikipedia)

Vaudeville (Wikipedia)

“Ecco perché i cartoni animati hanno i guanti bianchi” (StudentVille)