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B2C, documentari -“Itinerari danteschi a Ravenna” scritto e diretto da Giacomo Banchelli e Vitaliana Pantini

B2C, documentari -“Itinerari danteschi a Ravenna” scritto e diretto da Giacomo Banchelli e Vitaliana Pantini

Firenze, la città della storia e dell’arte, affascina con la sua raffinata bellezza e intriga coi suoi misteri, avvolgendo in sfuggenti atmosfere il viaggiatore che erra nel suo centro storico. Le sue vie, le sue strade e i suoi edifici trasverberano la loro essenza nell’animo di coloro che l’ammirano con cotanto ardore. Firenze, la città dei conflitti e del potere, riflette il suo passato anche attraverso la sua arte e i suoi monumenti. In questa terra, di cui ci si innamora inconsapevolmente, inizia la vita di Dante Alighieri, il sommo poeta che come nessuno mai seppe scrivere cripticamente una commedia divina e spirituale in terzine composte da versi in rima e in endecasillabi.

Firenze, fine del XIII secolo. Dopo un breve periodo di pace, i conflitti di potere tornano alla ribalta attraverso la contrapposizione tra Guelfi, che sostenevano la supremazia del Papa, e Ghibellini, fautori del primato politico dell’imperatore. Dante era un Guelfo e aveva già avuto incarichi istituzionali importanti in questa città. La situazione, però, cambiò quando nel 1294 papa Celestino V rinunciò alla sua carica e salì sul “soglio di Pietro” il cardinale Benedetto Caetani con il nome di Bonifacio VIII. Il nuovo pontefice trovò nel poeta un oppositore alle sue mire espansionistiche. Ben presto i Guelfi si divisero al loro interno in due fazioni: i Bianchi, espressione dell’aristocrazia più aperta alle forze popolari, si opposero ai progetti di espansione; i Neri, rappresentati dalle famiglie locali più ricche, erano, invece, per interessi economici strettamente legati al Papa. Dante Alighieri si schierò con i Bianchi, ma era sempre più isolato tra i suoi e odiato dagli avversari facenti parte dei Guelfi neri. Lo scontro si fece sempre più acceso e le persecuzioni contro i Bianchi non tardarono ad arrivare. Dante fu condannato, in contumacia, al rogo e alla distruzione delle case. Da quel momento, egli non rivide più la sua patria: inziò il suo esilio che lo portò infine a Ravenna, una città che seppe affascinarlo per i suoi mosaici orientaleggianti e dargli un onorato riposo.

Il documentario, scritto e diretto da Giacomo Banchelli e Vitaliana Pantini, ripercorre l’ultima parte della vita del poeta, quella trascorsa a Ravenna. Il centro storico, i monumenti Unesco e la Pineta di Classe (la Pineta di Dante) sono solo alcuni dei luoghi mostrati nel video. Il progetto gode del patrocinio del comune di Ravenna e, oltre a omaggiare il poeta fiorentino, ha lo scopo di farlo conoscere nel mondo.

Sul sito http://www.danteinravenna.com, a partire da venerdì 6 marzo, è possibile vedere i trailer del documentario in italiano e in inglese e il video completo si può acquistare (e/o noleggiare per 24 ore) in italiano e in inglese (20 minuti). Secondo un’opinione (un gusto) personale, le immagini e le riprese sono state assemblate, almeno nel trailer, le une alle altre con tempi troppo veloci e non plastici, ma non mancano di qualità. Sicuramente il documentario riuscirà a trasmettere i tratti salienti della vita di Dante a Ravenna, luogo dove trovò anche una degna sepoltura.

(FM, ’20)

 

Bibliografia e sitografia

“‘Itinerari danteschi a Ravenna’: in un documentario tutti i luoghi vissuti dal Sommo Poeta” (Ravenna Today).
Dante Alighieri (Wikipedia).