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B2C, fumetti (comics), manga e cartoons – “Galaxy Express 999” di Leiji Matzumoto

B2C, fumetti (comics), manga e cartoons – “Galaxy Express 999” di Leiji Matzumoto

Sulla Terra, in un futuro non molto lontano e alquanto distopico, prende vita l’avventura di un ragazzo che, per raggiungere l’obiettivo promesso a sua madre, quello di ottenere un corpo meccanico che gli avrebbe donato una vita lunghissima, intraprende un lungo viaggio tra galassie sconfinate, stazioni spaziali meccaniche e pianeti a lui sconosciuti. Questo l’input iniziale di “Galaxy Express 999”, un’opera del disegnatore, regista e scenografo Leiji Matsumoto, padre di altri manga e cartoni animati con titoli molto noti, tra cui “Capitan Harlock”, “Emeraldas” e “la nave di Star Blazers”. Paesaggi surreali, anacronistici, fantascientifici e persino con “tocchi” in stile western fanno da sfondo a una storia ben lungi da poter essere considerata melensa.

Siamo nell’anno 2021. La terra è stata tecnologizzata e meccanizzata. Megalopolis, la nuova metropoli dove si concentra la maggioranza della popolazione, è abitata da uomini macchina, un tempo uomini normali i quali, per poter vivere in eterno senza sofferenze, hanno deciso di cambiare corpo. Le zone periferiche sono, invece, abitate da uomini in carne e ossa i quali sono considerati come delle bestie dai robot. I primi sono ricchi, mentre i secondi vivono nella miseria. Tetsuro Hoshino (nella versione anime Masai Hoshino) e sua madre sono poveri ed emarginati dalla società meccanica dei ricchi e dei potenti. Un giorno vengono a sapere che esiste un pianeta dove si può ricevere gratuitamente un corpo meccanico. Per andarci devono raggiungere Megalopolis e da lì proseguire il viaggio con il Galaxy Express 999, un treno spaziale. Nella megalopoli gli abitanti passano un’esistenza oziosa e vuota e, per riempire la pochezza della loro lunghissima vita, organizzano cacce all’uomo per mero divertimento, al fine di ibernare i loro corpi ed esporli come trofei. Durante una di queste spietate attività, la mamma di Tetsuro viene uccisa con soddisfazione e senza scrupolo alcuno dal conte Meca, fedele “servitore” della regina Prometheum, sovrana del pianeta Andromeda, il pianeta meccanico sul quale Tetsuro e sua madre si sarebbero dovuti recare per avere gratuitamente un corpo non umano. Il bambino riesce a scappare: è portato in salvo da Maetel (Maisha Hikoshino nella versione animata), la quale gli offre un biglietto gratis per il Galaxy Express in cambio della sua compagnia durante il lungo viaggio. Mille avventure attendono il bambino che, durante il lungo itinerario, crescerà diventando un uomo. Durante il suo peregrinare, si rende conto sempre di più che un corpo meccanico non è un giusto obiettivo da perseguire, infatti molte delle persone macchina da lui incontrate rimpiangono di aver rinunciato alla propria umanità e vivono nella disperazione di una vita senza senso, senza sentimenti, senza umanità, intrappolati all’oblio di una vita “eternamente” vuota. Altri uomini robot, invece, sembrano essere stati permeati da una cattiveria ben differente dal quella umana, totalmente innaturale, ovvero disumana e meccanica. La vera natura di Maetel non è ben chiarita dall’autore, se non alla fine, sebbene in alcuni episodi si comprende che è un’ “highlander “(è dotata di immortalità) e anche se il suo corpo sembra essere umano, in altre puntate si fa intendere che non lo sia, ad esempio quando fa visita alle sue spoglie umane su Plutone, dove queste ultime sono usualmente conservate nel ghiaccio dopo la trasformazione in robot. Matsumoto (l’ideatore e disegnatore del manga e co-disegnatore del cartone animato) lascia nel mistero la reale natura di Maetel, la quale però “risorge” inspiegabilmente dopo fatali incidenti, come un’ “highlander”, appunto. Durante il lungo percorso i due compagni di viaggio si affezionano l’uno all’altra con un rapporto che sfocerà in un’amore platonico. Ma, arrivato su Andromeda, Tetsuro scopre che Maetel è la figlia della regina, la quale le aveva imposto di prelevarlo dalla Terra per via della sua spiccata intelligenza e di portarlo su Andromeda. Il destino che gli era stato assegnato era quello di essere trasformato in un bullone del pianeta. L’obiettivo del giovane si rivela sbagliato e i suoi sogni legati a quest’ultimo risultano essere stati un grosso errore. Il ragazzo si innervosisce con Maetel, rinfacciandole il suo inganno perpetrato sulla sua lealtà e bontà. Ella, legata da un forte sentimento al ragazzo, si rivolta contro la madre e, con l’aiuto di suo padre, il Dr. Ban, incastonato nel pendente che lei porta al collo, “distrugge” sua madre e Andromeda. Sul finale è svelata la vera natura di Maetel: ella vive in un corpo umano, ma è in grado di rimpiazzarlo ogni volta che invecchia e con questo meccanismo può vivere per sempre… senza potersi sottrarre mai dall’ingranaggio nel quale è stata predestinata. Una sorte non scelta da lei, che la porterà ad una scelta straziante: riporterà Tetzuro sulla Terra, ma dovrà lasciarlo in quanto destinata a vagare in un viaggio senza tempo lungo le vie sconfinate delle galassie. La serie televisiva termina in maniera leggermente differente, ad esempio Maetel si rivela essere un cyborg, ma il contenuto rimane inalterato nel significato. Un dolce, appassionato e inaspettato bacio d’addio di lei è la dichiarazione del suo amore nei confronti del ragazzo, un amore che porterà sempre con sé.

Criptica, misteriosa e enigmatica appare la bella Maetel che nello sguardo costantemente triste nasconde la sofferenza per una vita assegnatele con una sorta di predestinazione. Ma la spontaneità, la genuinità e la bontà di Tezturo riaccenderanno in lei quella fiamma che contraddistingue gli esseri umani, dapprima con una forma di affetto che si evolverà in amore platonico. Al personaggio di Maetel possono essere attribuiti molti significati, che non si manifestano tutti contemporaneamente, ma in maniera univoca nell’arco del tempo. Così anche la stessa storia narrata da Matsumoto è ricca di significati arcani. La morale più evidente è quella di un ragazzo che si accorge, attraverso l’esperienza diretta, che l’obiettivo suggeritogli da sua madre in buona fede, al fine di renderlo felice per sempre, era intriso di false speranze. Il ragazzo nel suo viaggio, nel suo percorso di vita, si ravvede e riesce, attraverso la conoscenza -e l’informazione-, a liberarsi dal giogo a cui era stato destinato prima di perdersi completamente ed essere assoggettato in maniera irreversibile al regno meccanico. Con le sue qualità umane salva anche Maetel dalla tirannide di Prometheum. Il treno Galaxy Express rappresenta il percorso di vita nel quale egli ha ancora il libero arbitrio e che, anche attraverso la sofferenza oltre che all’esperienza, lo porterà a maturare e a comprendere che alcuni dei suoi sogni di bambino basati su un obiettivo “suggerito” dall’esterno erano fallaci.

Con questa narrazione surreale, Matsumoto descrive anche la realtà in cui vive, quella giapponese. Il disegnatore pubblica il manga alla fine degli anni ’70, in un paese dove il “mercato” (o, meglio, il capitale) stava permeando la società con le sue regole, mantenendo la struttura formale di essa ma disgregandola di fatto in tanti atomi disuniti in competizione tra loro: l’economia stava, poco alla volta, privando dell’umanità e stava sostituendo in tutte le manifestazioni umane il materiale allo spirituale. La nuova forza lavoro era (ed è tutt’ora) selezionata per le doti richieste dallo stesso mercato, non lasciando altro spazio di realizzazione agli sfortunati capaci (per il mercato) che venivano (e vengono) “usati” fino allo stremo delle loro forze.

Attraverso il susseguirsi delle puntate (113), il significato complessivo dell’opera prende forma, ma raccontarlo nel particolare richiederebbe altrettante pagine di spiegazione. Però è bene sottolineare alcuni punti al fine di chiarire alcune posizioni di Matsumoto. Molti critici hanno cercato di inquadrarlo o nella schiera dei conservatori di destra o in posizioni di opposizione allo sviluppo tecnologico. Inglobare l’artista in raggruppamenti talmente schematici e formali è riduttivo e può portare a conclusioni non veritiere. Dal significato nella sua totalità si può notare come il disegnatore critichi apertamente i sistemi dittatoriali, quelli apparentemente democratici e quelli democratici ma portanti avanti ideologie sbagliate. Per comprendere la visione di Matsumoto occorre proprio distaccarsi dalla divisioni classiche e sintetiche basate sulla mera forma per andare al contenuto. Egli è contro tutti quei sistemi che, sia evidentemente che subdolamente, tendono ad abbassare l’uomo alla miseria, a “ridurlo a bestia” per poi donargli un nuovo corpo, privo dell’essenza umana. Nel manga gli uomini macchina non sono tutti cattivi: alcuni mantengono un barlume di bontà, altri sono come oggetti ma dai contenuti nulli, mentre altri ancora sono permeati da una sorta di cattiveria e di essenza disumana e innaturale. I primi solitamente si adattano alla loro condizione, vivendo anche nei ricordi e spesso vorrebbero tornare umani, i secondi sono in preda alla disperazione, alla vita dissoluta e spesso desiderano il suicidio, mentre gli ultimi, per riempire il loro tempo, si divertono in pratiche disumane, come quella di uccidere gli essere umani in battute di caccia per la sola necessità di divertirsi. Egli è molto legato alle tradizioni, ma non tutte sono da seguire: ad esempio, sul pianeta delle api egli deplora le loro abitudini “storiche” in quanto legate a una sfera primordiale. Solo per il fatto di raccontarle all’interno di questo suo lavoro, egli non dice che questi tipi di usanze ancestrali debbano essere cancellate, ma anzi ricordate in modo critico per un’evoluzione culturale, comportamentale e spirituale. Matsumoto, inoltre, pur avendo asserito in un’intervista di non credere agli dei, ha intriso, in modo criptico, il suo lavoro di significati spirituali. Ad esempio, sul pianeta Plutone vengono conservati nel ghiaccio tutti i corpi degli esseri umani che hanno deciso di meccanizzarsi, mentre le loro anime, private dei ricordi, sono destinate a vagare in una sorta di limbo sempre sul medesimo pianeta e i loro cervelli assieme ai ricordi sono impiantati nei corpi meccanici. Il loro cuore, i loro sentimenti rimangono intrappolati nel ghiaccio e dispersi in un limbo senza vie di uscita. Il suo attaccamento alle tradizioni e il suo ricordare il lato spirituale dell’uomo potrebbero essere una diretta manifestazione della religione shintoista che, inoltre, crede nella reincarnazione (l’argomento merita di essere trattato in modo più approfondito in prossimi articoli). La rivolta contro il sistema non è tra le prime opzioni suggerite, anche in quanto di sommosse sui vari pianeti ve ne sono un’infinità, ma tutte generatrici di ulteriore confusione. L’insurrezione è un’opzione suggerita, ma come ultima spiaggia. Il primo modo per combattere contro il sistema è un maturazione interiore/spirituale personale. Forse non è molto, ma iniziando a salvare noi stessi dalla perdizione nella quale potremmo imbatterci perseguendo “falsi obiettivi o interessi personali”, potremmo salvare la stessa società dalla sua dissoluzione sostanziale qualora tale cambiamento avvenisse nella maggioranza di persone, che, con la consapevolezza dell’informazione e il risveglio della volontà, dovrebbero trovare il coraggio di differenziarsi dai modelli imposti.

Maetel riveste svariati ruoli che si manifestano non tutti contemporaneamente nello stesso momento, come già accennato sopra. Tra questi, ricordiamo quelli di mentore e di compagna di viaggio di Tezturo, sempre pronta a salvargli la vita nei momenti di difficoltà. Nei significati più velati molti hanno intravisto la trasposizione metaforica all’interno di lei della giovinezza, che ci accompagna con i suoi sogni, la sua fantasia e i suoi obiettivi, spesso non autentici, durante la fanciullezza e l’adolescenza, ma che svanisce al sopraggiungere della crescita fisica e interiore.

Oserei aggiungere che il lungo viaggio di Tetzuro possa essere il racconto idealizzato della vita del fumettista che l’ha portato a scegliere la via giusta, mentre Maetel possa essere stato il suo primo amore, che ha dovuto lasciare in quanto lei era già stata predestinata ad un altro.

Il fumettista viene anche considerato da alcuni come avverso allo sviluppo tecnologico. Il viaggio percorso dai suoi personaggi principali è su una vecchia locomotiva, anacronistica per il contesto. Una motrice guidata ancora da una presenza -di cui non si svela l’identità- non compiuterizzata. Però egli non è avverso alla tecnologia, ma all’uso che se ne può fare. Quando questa sta per sostituire l’uomo, deve essere fermata e riportata sui giusti binari, dove è l’uomo a usarla come un mezzo, con al sua volontà.

Matsumoto si rivela essere un narratore criptico, per queste ragioni potrei anche aggiungere che, forse, possa essersi interessato anche dello studio della numerologia. Il numero 999 ha un significato di elevazione spirituale, antitetico al 666. Il numero 9 in Giappone è associato alla sofferenza che è indispensabile nel percorso di crescita dell’uomo. Mentre il numero degli episodi è 113, composto da 1 e da 13. La cifra 1 indica l’unità mentre il 13 un cambiamento, quindi potrebbe voler significare una trasformazione verso l’unità della società. Non a caso Maetel non nega al ragazzo che avrebbe molto piacere a vivere sul “Pianeta del Futuro”, luogo nel quale le persone vivono nel rispetto del prossimo, nella collaborazione e nell’aiuto sociale senza bisogno di alcuna guida posta a regolarne la convivenza. Un pianeta utopico, che richiederebbe, appunto, una volontà collettiva di cambiamento personale di vastissima portata. Un’inversione di tendenza che si potrebbe raggiungere principalmente con un’elevazione culturale, morale e, in modo particolare, spirituale, portata avanti in modo armonico con la natura e assieme ad uno sviluppo consapevole delle tecnologie, che non devono mai sostituire l’uomo.

Il cartone animato “Galaxy Express 999” può essere annoverato tra le narrazioni distopiche, ma a differenza delle più conosciute, come “1984” di Orwell e “Il mondo Nuovo” di Huxley, che non danno vie d’uscita all’uomo, esso indica una strada da percorrere con coraggio. Ma la nostra volontà di cambiamento deve essere da noi risvegliata.

Matsumoto è un disegnatore e narratore poetico dei sentimenti e dell’interiorità dell’uomo, caratteristiche umane che mai nessun PC potrà riprodurre, per quanto intelligente (o dotato) sia. Una possibile via da percorrere è stata da lui indicata attraverso il messaggio trasmesso con la semplicità di questo cartone animato e di questo manga. Sta solo a noi decidere se salvarci oppure cadere nelle conseguenze di una decisione i cui risvolti potrebbero essere senza speranza. Un ritorno alla filosofia dello spirito, opposta alla filosofia della materia -del mercato-, alla fede spirituale e/o trascendente, opposta alla religione materialistica “del mercato”,  alla cultura e non al mero nozionismo, alla riflessione, ai sentimenti autentici, alla moralità verso il prossimo e all’umanità in armonia con la natura potrebbe quasi sicuramente salvare l’uomo dall’annientamento della sua essenza.

(FM, ’19)

N.B.: per ulteriori informazioni tecniche sul manga e sul cartone animato leggere il materiale in bibliografia. Altri articoli di approfondimento potrebbero essere trattati in futuro direttamente su questo blog.

TUTTI I 113 EPISODI DI “GALAXY EXPRESS 999” IN LINGUA ITALIANA SONO PRESENTI SUL SEGUENTE INDIRIZZO: EPISODI IN STREAMING DI “GALAXY EXPRESS 999”.

Primo episodio “GALAXY EXPRESS 999”

Bibliografia e sitografia

Tutti gli episodi in streaming di “Galaxy Express 999” (ludicer)

“Galaxy Express 999” (Wikipedia)

“Significato e simbologia dei numeri” (Miti e Misteri)

Tesi: “IL CINEMA D’ANIMAZIONE DI LEIJI MATSUMOTO” (studiomistral)

Tesi “Galaxy Express 999” (studiomistral)