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B2C, miti e leggende – “San Valentino e i bambini”

B2C, miti e leggende – “San Valentino e i bambini”

Molte le leggende legate alla figura di san Valentino. Una di queste è conosciuta pochissimo e narra del candido affetto che il santo nutriva per i bambini.

Vicino alla sua abitazione vi era un bellissimo parco curato amorevolmente. Egli era solito accogliere dei bambini per farli giocare spensieratamente tra loro. La sua bontà e il suo cuore erano conosciuti in città. Ma il santo era perseguitato soprattutto poiché aveva celebrato un matrimonio tra una cristiana e un pagano. Un giorno venne catturato e imprigionato. I bimbi che aveva accolto appena seppero della notizia piansero a lungo: il loro “buon amico” era rinchiuso ingiustamente in quattro mura dietro a delle sbarre e non potevano più divertirsi, anche in sua presenza, nel giardino. Un dì due piccioni viaggiatori si posarono sul davanzale della finestra della cella dove Valentino era rinchiuso. Egli li notò e si avvicinò. Li raggiunse attraversando le inferriate della finestra, poi legò al loro collo un biglietto e una chiave con del filo. Il biglietto era indirizzato ai bambini e vi era scritto che Valentino voleva loro molto bene, mentre la chiave serviva per aprire il cancello del giardino. I giovani poterono tornare a divertirsi in quel luogo ameno. In seguito la chiave divenne il simbolo della benevolenza di Valentino verso i bambini.

Una variante di questa leggenda racconta, invece, che san Valentino regalava ai bimbi che erano andati a giocare in quello splendido spazio verde un fiore da portare ai loro genitori. Era un gesto gentile e di affetto. Secondo la tradizione, forse ripresa da questa storia, nel giorno dedicato agli innamorati si è soliti donare un regalo come segno d’affetto verso le persone care, anche figli, genitori e amici.

(San Valentino di Terni)

(Francesca Martino – sigla FM, ’21)

 

Bibliografia e sitografia

Valentino di Terni (Wikipedia).