Le acque cristalline lembono le coste tunisine, risaltando con i loro riflessi turchesi dalle sfumature cangianti le piccole e bianche casupole dei centri abitati che, con le loro porte e con i loro infissi talvolta del color del mare, incorniciano la visuale in paesaggi caratteristici del sud del Mediterraneo.
Ci troviamo ad Hammamet. Tra le vie e le viuzze della città prende vita il film omonimo (“Hammamet”) che narra la vita di Bettino Craxi, politico italiano, Presidente del Consiglio dei ministri dal 4 agosto 1983 al 17 aprile 1987 e Segretario del Partito Socialista Italiano. Successivamente fu coinvolto nelle inchieste di Mani pulite condotte dai giudici di Milano, subendo due condanne definitive per corruzione e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano. Si rifugiò ad Hammamet e morì latitante mentre erano in corso ancora quattro processi contro di lui. Egli respinse fino alla fine le accuse di corruzione, mentre accettò quelle di finanziamenti illeciti sostenendo, però, che tutti i partiti si erano avvalsi di tale pratica e lamentandosi di essere stato colpito singolarmente. Ma il film non si concentra tanto sull’uomo politico, quanto sulla sua vita personale, soprattutto nel 1999, quando, in “esilio” e al riparo ad Hammamet, riceve la visita di amici, familiari e altre figure provenienti dal suo passato, fino al momento della sua morte, avvenuta il 19 gennaio del 2000. La trama dell’opera è basata su testimonianze reali ed è divisa in tre tappe: la prima è quella del “re caduto”, la seconda narra le vicissitudini della figlia nel lottare per lui, la terza è dedicata alla figura di un misterioso giovane che si insinua nella vita della famiglia Craxi per minarla da dentro.
Nel film si alternano personaggi ispirati a quelli reali e a quelli fantasiosi. Craxi è interpretato da Pierfrancesco Favino e il cast annovera attori come Renato Carpentieri, Claudia Gerini, Livia Rossi, Luca Filippi. Gianni Amelio, il regista del film, ha concentrato l’attenzione sugli ultimi sei mesi della vita di Craxi, un uomo la cui memoria suscita sentimenti controversi: apprezzato da alcuni per il suo operato di ammodernamento della Repubblica, deplorato da altri per via di Tangentopoli. Il film uscirà nelle sale cinematografiche a partire dal 9 gennaio 2020.
CURIOSITÀ
L’attore Pierfrancesco Favino ha subito una vera e propria metamorfosi per vestire i panni di Craxi. L’operazione di trasformazione è stata portata a termine dai truccatori italiani che hanno cambiato il suo aspetto e il suo viso con il trucco e una sorta di plastica facilmente rimovibile, rendendolo una copia perfetta di Bettino Craxi. Ciò è una dimostrazione di quanto sia semplice creare dei “sosia”, anche senza l’ausilio delle più moderne tecnologie.
(FM, ’20)
Bibliografia e sitografia