Tratto dall’omonimo romanzo di Jack London del 1904, il film “Il richiamo della foresta” di Chris Sanders racconta le avventure del cane Buck, di razza per metà San Bernardo e per l’altra metà Pastore scozzese, e del suo incontro con il cercatore d’oro John Thornton, interpretato dal famosissimo Harrison Ford.
Il cane Buck, dall’aspetto di lupo e dal portamento regale, vive serenamente e “in modo viziato” nella fattoria del magistrato Miller. Ma la corsa all’oro nel gelido nord è ormai iniziata. Tra le distese innevate e ghiacciate, gli unici mezzi di trasporto utilizzati in Alaska sono le slitte trainate dai cani. Ben presto, il giardiniere della fattoria ruberà il cane per poi rivenderlo: la sua destinazione sarà Klondike, dove verrà preso da dei cercatori d’oro che lo addestreranno in modo spesso crudele. John Thornton gli salverà la vita e i due diventeranno amici inseparabili. Ma una nuova avventura li porterà alla ricerca di oro verso est, vicino a foreste sconfinate e selvagge. Buck sentirà nascere in sé l’istinto che lo avvicinerà a dei lupi della foresta, pur rimanendo legato al suo padrone. Il finale tragico rievoca la visione incentrata sull’evoluzionismo biologico di stampo darwiniano e sull’onnipotenza dell’ambiente. Questo è un breve riassunto del primo romanzo di Jack London, un autore californiano che visse una giovinezza un po’ agitata. Egli abbandonò l’Università della California e partì per il Klondike in cerca di oro. In questo viaggio portò con sé i libri “L’origine delle specie” di Darwin e “Il paradiso perduto” di Milton. Il film di Chris Sanders è piuttosto fedele alla trama originale, anche se può essere considerato come una via di mezzo tra un’animazione e una pellicola con attori in carne e ossa, infatti lo stesso Buck è evidentemente animato in CGI (computer grafica), situazione che potrebbe far avvincere affettivamente meno gli spettatori. Il modello 3D è basato su un cane dello stesso regista, come nel romanzo, un incrocio di un San Bernardo e di un Collie scozzese. Sebbene i toni addolciti del film snaturino la trama del romanzo, incentrata come detto sul richiamo alla natura e sulle teorie biologiche dell’evoluzione di Darwin, il film avvince anche per l’interpretazione di Harrison Ford che sa colmare il vuoto lasciato dall’utilizzo di una tecnica computerizzata per rappresentare il cane Buck. Ma, naturalmente, l’utilizzo di questa metodologia ha semplificato notevolmente lo svolgimento delle riprese, che, con un cane addestrato, sarebbero durate sicuramente più tempo e avrebbero richiesto molta più pazienza da parte del regista e degli attori. L’uscita al cinema è prevista per il 20 febbraio 2020.
(FM, ’20)
Bibliografia e sitografia
“Il richiamo della foresta, il romanzo di London che ha ispirato il film con Harrison Ford (fanpage).
“Il richiamo della foresta” (Wikipedia).
“Il richiamo della foresta” (Coming Soon).