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B2C, qualche suggerimento per la lettura – “Una goccia” di Dino Buzzati

B2C, qualche suggerimento per la lettura – “Una goccia” di Dino Buzzati

Un ticchettio echeggiava nell’oscurità della notte. Proveniva dalle scale interne all’edificio. Tic tic: il suono si diffondeva con un ritmo costante. Era una goccia, una semplice goccia di acqua. Fu per la prima volta una domestica ad avvertire la padrona di casa dell’accaduto: a notte inoltrata percepì quel flebile rumore, ma non era una goccia come le altre: non scivolava dall’alto verso il basso, ma risaliva le scale dal basso verso l’alto, fino a giungere al sesto piano e oltre. Ben presto tutti gli inquilini iniziarono a provare un senso di inquietudine che aumentava con l’attesa di percepire quel leggero suono durante lo scorrere delle ore notturne piuttosto che nell’averlo già udito. Nelle tenebre la paura cresceva, mentre alla luce del sole svaniva e ci si sentiva come dei leoni. Eppure era un semplice goccia, nulla di più.

Dino Buzzati trasmette in poco più di una pagina degli stati d’animo frequenti in molte persone, capaci di spaventarsi per una cosa da poco, come una semplice goccia d’acqua, poiché si comporta in maniera anomala rispetto alla normalità, non sottostando alla forza di gravità. Un goccia che continua la sua risalita durante molte notti, ma senza mai nuocere a nessuno; una goccia d’acqua che non lascia traccia durante il giorno e che spaventa solo durante l’oscurità, momento in cui la mancata visione di ciò che ci circonda suscita un senso maggiore di smarrimento poiché non si sa a cosa si va incontro.

(Francesca Martino, nata a Varese – sigla del nome e del cognome:FM, ’21)

“Una goccia d’acqua” di Dino Buzzati

 

 

Bibliografia e sitografia

“Una goccia d’acqua” di Dino Buzzati.