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B2C, curiosità e misteri – “La Casa Fantasma del lago Omodeo”

B2C, curiosità e misteri – “La Casa Fantasma del lago Omodeo”

Un passato lontano e dimenticato, assopito nei ricordi annebbiati tra i meandri della mente che alla luce del presente paiono offuscati da un odierno immediato e vivo, spesso è pronto a ricomparire inaspettatamente, talvolta foriero di cattivi presagi, portando nella quotidianità non solo le sensazioni di persone lontane nel tempo e nello spazio, ma anche la loro presenza permeata spesso da arcane avversità. E se dal passato spesso ritornano persone dimenticate, dal medesimo passato riaffiora con loro anche tutto ciò che le circondava. Storie di altre tempi, storie talvolta avvolte dal mistero. Tra gli innumerevoli racconti di vita vissuta, alcuni sono pervasi da atmosfere misteriose ed enigmatiche: tra questi ultimi ricordiamo quello della “Casa Fantasma del lago Omodeo”.

(Fotografia storica Villa del Capo: Sardegna Sotterranea )

Nei periodi di secca riaffiora, con l’approssimarsi della calura estiva, dalle acque del lago Omodeo una villa: le scalette dal cortile antistante conducono all’abitazione che originariamente era in prossimità di un corso d’acqua, il fiume Tirso. La “Villa del Capo” della vicina Centrale Elettrica è un edificio del 1920 e fu abbandonata a fine anni ’60, a seguito del cedimento strutturale della diga di Santa Chiara quando essa entrò in piena attività, permettendo così ai ladri di portare via porte e finestre oltre ad altri accesori dell’abitazione. La diga e il bacino sono stati progettati dall’ingeniere Angelo Omodeo: egli decise di realizzare lungo il fiume Tirso l’invaso artificiale all’ora più grande d’Europa. Per costruirlo fu demolito un intero paese, Zuri, poi riedificato nei pressi di Ghilarza. La chiesa romanica di San Pietro fu smontata pietra dopo pietra dagli operai che le numerarono minuziosamente per ricostruirla più a monte, nello stesso luogo in cui è stato costruito nuovamente il paese di Zuri. La diga fu chiamata Santa Chiara e fu inaugurata nel 1924 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III. Il lavoro nella struttura venne affidato alla sorveglianza di un capo e di un vice centrale. Per loro e per le loro famiglie fu realizzata una villa raffinata circondata da un grande giardino in cui la natura elargiva primizie in abbondanza “dai frutteti, dalle palme e dai banani”. L’abitazione riemerge dalle acque del lago nei periodi di secca e pare avvolta in un alone misterioso: della villa nel suo periodo di splendore rimangono solo delle foto, ma la vita vissuta in quelle mura è un ricordo delle famiglie che vi abitarono, mentre oggigiorno i visitatori possono solo immaginarla vedendo le scarne rovine della struttura che, riaffiorando dallo specchio d’acqua, paiono avvolte da intangibili misteri. Il nome “Casa Fantasma” ha origine dal fenomeno dell’innalzamento o abbassamento dell’acqua: a seconda del livello del lago Omodeo, essa appare alla vista o scompare, raramente totalmente. Nel 1997 fu inaugurata la nuova diga, intitolata a Eleonora d’Arborea.

Dott.ssa Francesca Martino (nata a Varese)

 

Il lago Omodeo, in una bella immagine di Mario Canessa

(Il lago Omodeo, in una bella immagine di Mario Canessa. Fonte immagine: Sardegna Sotterranea )

 

 

 

Bibliografia e sitografia

Lago Omodeo (Wikipedia)

“Percorso il lago Omodeo” (Wikilok)

“Il lago Omodeo” (Comune di Sorradile)

“La casa fantasma del lago Omodeo” (Facebook)

“Sotto questo lago c’è una casa fantasma” (Pinterest)

“La VILLA FANTASMA che emerge dal LAGO” (Milano città Stato)

“La casa nella diga” (Sardinia Urbex)

STORIA DELLA CASA-FANTASMA SOTTO IL LAGO OMODEO

“La casa fantasma in fondo al lago Omodeo” (Sardegna Sotterranea)

“Sotto il lago Omodeo è nascosta una casa fantasma: la storia segreta”

“Con la siccità la casa fantasma riaffiora dal Lago Omodeo”(Quotidiano Notizie)