Era ormai giunta la primavera in Argentina: era il 24 marzo del 1976, giorno nel quale un evento cambiò le sorti di questa nazione. Un colpo di stato depose il governo di Isabel Perón e, al posto di questo, si instaurò una dittatura militare composta dai capi dell’esercito, della marina e dell’aeronautica. Venne istituita la pena di morte per i “reati contro lo Stato” e questi ultimi non erano solo i crimini di chi commetteva azioni terroristiche. Infatti, in questa fattispecie non furono annoverati solo illeciti strettamente legati al terrorismo, ma anche altre infrazioni come la diffusione di idee contro il regime. Chiunque fosse sospettato di svolgere una qualsiasi attività che interferisse con la politica marziale della Giunta fu arrestato, sottoposto a torture e ucciso senza far sapere nulla, creando così il fenomeno dei “desaparecidos”, termine che tradotto significa “scomparsi”, ossia coloro che, una volta incarcerati, non risultavano nei registri dei commissariati di polizia o delle autorità militari: non si potevano avere notizie su di loro, neppure in merito ad un eventuale decesso. A capo della dittatura vi era Jorge Rafael Videla, un generale, dittatore e politico argentino che fu presidente di questo stato dal 1976 e 1981. Egli fu ritenuto responsabile di crimini contro l’umanità soprattutto per l’assassinio dei “desaparecidos”. Il regime non ebbe mai il sostegno della Chiesa cattolica e molti credenti furono uccisi dai militari!
“Argentina, 1985” è un film che fa rivivere allo spettatore le vicende giudiziarie del periodo successivo alla dittatura, momento nel quale la democrazia era instabile: i procuratori Julio Strassera e Luis Moreno Ocampo (interpretati rispettivamente da Ricardo Darín e Peter Lanzani), anche se minacciati, indagarono sugli eventi accaduti sotto il regime. Successivamente alcuni avvocati portarono in tribunale i comandanti della dittatura militare argentina accusati di crimini contro l’umanità.
Il film “Argentina, 1985” è stato prodotto nel 2022, diretto da Santiago Mitre e uscirà nelle sale italiane il 23 febbraio 2023.
(Francesca Martino, nata a Varese – ’23).
Bibliografia e sitografia
Processo di riorganizzazione nazionale (Wikipedia)