Un’aura oscura avvolge questa pellicola, direi diversa da tutte quelle che hanno immortalato scene del terrore: queste ultime sono prive di quella forte atmosfera luciferina che si respira durante la visione de “Il presagio”. È l’interpretazione del bambino che ha indossato i panni del figlio di Lucifero che può togliere la tranquillità allo spettatore: essa è più che inquietante, è sottilmente e diabolicamente terrificante. Una visione che personalmente sconsiglio (NON GUARDATELO!) poiché potrebbe turbare fortemente il pubblico. I più audaci, credenti e non credenti, probabilmente potrebbero passare molte notti insonni alla ricerca di qualche immagine sacra da tenere vicino. Sembra che sia il film considerato più maledetto della storia del cinema. Effettivamente gli attori del set hanno avuto sorprese inspiegabili e spiacevoli e anche durante le riprese si sono verificati fenomeni stranissimi. Tutta la storia è avvolta da significati occulti facenti riferimento al demonio, ad esempio la data di nascita del figlio di Lucifero, e anche il finale non è sicuramente positivo. Però, per una mia scelta, ho preferito non spiegare nei particolari i significati nascosti nel film, rimanendo così generica in questa sua breve introduzione.
6 giugno 1970, ore 6:00. Due nuove nascite avvennero nella stessa ora, ma uno dei due neonati morì subito dopo il parto e anche la madre di uno dei due, donna senza famiglia e sconosciuta, perì subito dopo averlo partorito. Il figlio defunto era di Robert Thorn, diplomatico statunitense a Roma. Informato dell’accaduto, ne rimase molto dispiaciuto in quanto la moglie desiderava un bambino tutto suo e se fosse venuta a conoscenza della notizia ne sarebbe rimasta distrutta. Alcuni prelati che gestivano l’ospedale suggerirono all’uomo di accettare la sostituzione del neonato morto con il bambino nato contemporaneamente al suo. Thorn, ancora sconvolto dalla triste notizia, si lasciò persuadere allo scambio. Egli, però, non rivelò nulla di ciò alla moglie, lasciandole credere che il bambino fosse suo figlio. Il piccolo fu da loro chiamato Damien. Per cinque anni vissero felici, ma nel giorno del suo quinto compleanno qualcosa di tragico e terribile accadde: fu l’inizio della tragedia inscenata dal demonio per portare a termine i progetti per suo figlio, l’anticristo.
“Il presagio (The Omen)” è un film del 1976 diretto da Richard Donner. La trasposizione letteraria del film è stata scritta dallo sceneggiatore David Seltzer. Essa venne pubblicata 2 settimane prima dell’uscita del film e ciò fece erroneamente credere a molti che la pellicola fosse la trasposizione cinematografica del romanzo e non il contrario. Un viceversa, insomma. Nel 1977 ottenne un riconoscimento, ma anche due dei suoi interpreti ebbero una nomination: il film ottenne il Premio Oscar per la miglior colonna sonora e miglior canzone (vedere Wikipedia); Harvey Stephens, l’allora bambino che ha interpretato Damien, ha avuto la nomination come miglior attore debuttante; mentre Billie Whitelaw al premio BAFTA ha ottenuto la nomination come miglior attrice non protagonista. Nel cast vi è anche Gregory Peck nei panni di Robert Thorn, il padre di Damien.
(Francesca Martino, nata a Varese -’21)
Per chi proprio volesse…, il film è facilemte rintracciabile su YouTube, ma sconsiglio vivamente la sua visione.
Bibliografia e sitografia