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B2C, temi: musica – “Unchained Melogdy: una canzone che tocca l’animo”

B2C, temi: musica – “Unchained Melogdy: una canzone che tocca l’animo”

Vola sulle note della melodia di “Unchained Melody” una storia d’amore tra le più commoventi della storia del cinema, un legame che va la di là della morte e del tempo. Il felice scorrere della vita tra i due innamorati, Sam Wheat e Molly Jensen, fu interrotto da un fatale destino: una sera i due si imbatterono per le strade di New York in alcuni malviventi. Sam, solo contro tutti, perse la vita e la sua anima non si diresse verso le porte del Paradiso dischiuse per lui, ma rimase accanto alla sua amata per proteggerla, incatenato su questa terra da quel legame che non si perde oltre la morte. Egli non l’abbandonò fino a quando riuscì ad allontanare da lei quelle anime nere che avevano cagionato la sua dipartita e stavano cercando di farle del male.

Lonely rivers flow
To the sea, to the sea
To the open arms of the sea, yeah
Lonely rivers sigh
“Wait for me, wait for me”
I’ll be coming home, wait for me

(Parte di testo della canzone: “Unchained Melody”)

 

fiumi solitari scorrono fino al mare, fino al mare
fino alle braccia aperte del mare,
fiumi solitari sospirano: “aspettami, aspettami,
tornerò a casa, aspettami”

(Traduzione del testo estrapolato dalla canzone “Unchained Melody”)

Forse noi tutti associamo la canzone “Unchained Melody” a questo film (“Ghost”), un successo degli anni ’90, ma per ricostruire la sua storia occorre andare indietro nel tempo, fino a giungere all’anno della sua uscita. Era il 1955 e un nuova opera cinematografica stava per venire alla luce: la storia di un incarcerato che stava scontando una pena ingiusta era la chiave di tutta la trama della sceneggiatura. Tra le mura e le sbarre del carcere, assieme agli altri prigionieri, egli intonava la melodia, ma più che essere una canzone d’amore è una canzone di disperazione scandita tra le labbra di un baritono (Todd Duncan) che si domandava se la sua amata lo pensasse ancora.

Woah, my love, my darling
I’ve hungered for your touch
A long, lonely time
And time goes by so slowly
And time can do so much
Are you still mine?
I need your love
I need your love
God speed your love to me

(Parte di testo della canzone: “Unchained Melody”)

 

Oh amore mio,
tesoro mio
ho tanto desiderato il tuo tocco
per lungo tempo, per un triste periodo

e il tempo passa così lentamente
e il tempo può fare così tanto
sei ancora mia?

ho bisogno di te,

ho bisogno di te
Dio, fa’ aumentare il tuo amore per me!

(Traduzione del testo estrapolato dalla canzone “Unchained Melody”)

La pellicola si intitola “Unchained”, vocabolo che può essere tradotto come libero, senza catene, ed era stata pensata per raccontare la triste vita nelle prigioni. Gene Vincent, con i Blue Caps, ne fece un’altra versione per il secondo album nel 1956.

L’adattamento più famoso è, forse, quello inciso nel 1965 dai Righteous Brothers: il brano entrò nella “Billboard Hot 100″ nel 1965 alla posizione numero 5. Dopo 25 anni, nel 1990, ritornò nella stessa classifica arrivando fino alla posizione numero 19, grazie, appunto, al film “Ghost – Fantasma”.

 

Woah, my love, my darling
I’ve hungered, hungered for your touch
A long, lonely time
And time goes by so slowly
And time can do so much
Are you still mine?
I need your love
I need your love
God speed your love to me

(Parte di testo della canzone: “Unchained Melody”)

 

oh amore mio,
tesoro mio
ho tanto desiderato il tuo tocco
per lungo tempo, per un triste periodo

e il tempo passa così lentamente
e il tempo può fare così tanto
sei ancora mia?

ho bisogno di te
ho bisogno di te
Dio, fa’ aumentare il tuo amore per me!

(Traduzione del testo estrapolato dalla canzone “Unchained Melody”)

Nello scorrere del tempo, questo brano intriso di sentimenti non ha abbandonato la sua melodia ai ricordi di tempi passati, ma ha continuato a vivere oltre il passare degli anni fino a giungere “vivo” ai giorni nostri: una canzone che racconta l’amore, i sentimenti e l’interiorità dell’uomo, legandosi, in tal modo, a quell’essenza che va oltre al tempo e alla morte terrena.

In Italia è stata cantata da Cocki Mazzetti nel 1965, da Iva Zanicchi nel 1968 in italiano con il titolo “Senza catene” e da Cristiano Malgioglio con il titolo “Non ti lascerò andare via” nel 1992. Inoltre, nel 1977, sei settimane prima della sua morte, Elvis Presley cantò “Unchained Melody” nella sua ultima apparizione televisiva. Ma moltissimi cantanti nel mondo l’hanno cantata e ne hanno fatto una loro versione: si possono contare più di 500 cover con rielaborazioni di questa canzone.

(Francesca Martino, nata a Varese: sigla del nome e del cognome: FM, ’21)

 

Bibliografia e sitografia

“Unchained Melody” (Wikipedia).

Ghost – fantasma (Wikipedia).