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B2C, manuali – “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi

B2C, manuali – “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi

Dallo stile “elegante, armonioso e fluido”, “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” venne considerato un manuale molto importante per la diffusione della lingua italiana. L’autore, Pellegrino Artusi, nacque a Forlimpopoli da una famiglia benestante. Dopo aver terminato gli studi, si dedicò all’attività commerciale di famiglia. Solo all’età di cinquant’anni iniziò a scrivere, dopo essersi ritirato a vita privata, e la sua principale opera fu proprio questo libro.

     “Vedi come giudizio uman come spesso erra”. (P.Artusi)

Giunto ormai al completamento della prima stesura del libro, chiese a un suo amico, il prof. Francesco Trevisan, il quale si trovava ospite presso la sua abitazione a Firenze per via di un invito ricevuto per l’inaugurazione di un monumento al Cantor dei Sepolcri in Santa Croce, un giudizio in merito al suo lavoro. La sentenza fu dura: “Questo è un libro che avrà poco esito”, replicò. Ma Artusi non si scoraggiò e domandò a molte case editrici se erano disposte a stamparlo, le quali, però, erano più interessate agli autori già noti e non ai temi di cucina. Così decise di portare avanti la pubblicazione pagando lui stesso le stampe, dapprima con mille copie, poi con ristampe successive in numero, via via, maggiore e cesellate con una cura sempre più attenta sia nella forma che nel contenuto. Punzecchiato da questo risultato, un giorno, quasi come rivalsa da tutte le “bastonature” ricevute in precedenza, si lamentò con il suo editore asserendo che non riscontrava un grande impegno da parte sua per migliorare il volume anche sotto l’aspetto estetico; così si rivolse a lui dicendo: “Dunque anche lei, perché questo mio lavoro sa di stufato, sdegna forse di prenderlo in considerazione? Sappia però, e lo dico a malincuore, che con le tendenze del secolo al materialismo e ai godimenti della vita, verrà giorno, e non lontano, che saranno maggiormente ricercati e letti gli scritti di questa specie; cioè di quelli che recano diletto alla mente e danno pascolo al corpo, a differenza delle opere, molto più utili all’umanità, degli scienziati. Cieco chi non lo vede! Stanno per finire i tempi delle seducenti e lusinghiere ideali illusioni e degli anacoreti; il mondo corre assetato, anche più che non dovrebbe, alle vive fonti del piacere…” (tratto da “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”, “La storia di un libro che rassomiglia alla storia di Cenerentola”, Artusi, pag.3). Anno dopo anno si rivelò un successo in crescendo per numero di copie vendute e lo scrittore, non essendosi sposato e non avendo figli, lasciò in eredità i diritti d’autore ai suoi due domestici.

Le ricette presentate nell’opera sono tradizionali, ma quasi tutte rivisitate dallo stesso Artusi: passione, pratica e ingredienti di qualità sono i principali segreti per cucinare pietanze appetitose e sane. Inoltre, lui stesso cucinava di sovente senza delegare il compito a nessun domestico e assaporando i suoi stessi  “piatti un po’ sperimentali”…: visse fino a 90 anni!

(FM, ’17)

E-book “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”

Bibliografia e sitografia

E-book “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”

Pellegrino Artusi

 

(Articolo pubblicato sul vecchio blog in data 10 settembre 2017)